Il mio racconto del debutto di ieri al Teatro Menotti di Milano. Magnifica metafora, la fisica. E 400 persone di pubblico!!!

Grazie, grazie a tutti, eravate veramente tanti, 400 persone tutte riunite in un solo posto è stato un colpo d’occhio inaspettato e caldo, un’incredibile emozione, uno straordinario tuffo al cuore, e poi che belle facce avevate, molte che non vedevo da vent’anni, altre che ho sempre ammirato, altre che ho sempre visto, e poi per ascoltarmi raccontare di Einstein, Niels Bohr, Marie Curie, Schroedinger, Heisenberg. Allora è proprio vero quello che si dice della fisica, quando entri in contatto una volta con lei, veramente, ti crea uno shock da cui poi difficilmente saprai separarti. Metafora bellissima la fisica.
Grazie anche agli amici del Tieffe Teatro Menotti Milano e Emilio Russo con cui ho lavorato tanto per questo debutto di ierisera, e il duro lavoro fatto insieme sta dando i suoi frutti. Andiamo avanti fino al 10 novembre con il nostro spettacolo 1927 – Monologo Quantistico, e poi iniziamo il tour insieme, certo. Non vedo l’ora di farne altri, e altri, e altri. Mi sono trovata bene con tutti, i problemi tecnici capitano e capiteranno sempre, non è certo un microfono rotto che potrà fermarci. Ops, ieri sera se ne sono rotti addirittura due. Certo che la probabilità era davvero bassa. Ma dopotutto, lo diceva anche Einstein di Wolfgang Pauli: “ogni volta che un macchinario elettrico di laboratorio viene messo a contatto con lui, quello si autodistrugge, ha una carica quell’uomo come nessun altro, al punto da influenzare qualsiasi strumento”. Pauli ha distrutto così tanti oggetti di laboratorio con la sua sola presenza che chiamarono il fenomeno “l’effetto Pauli”. Insomma, è quello che è successo ieri anche a noi. La fisica come metafora, again.
Infine, che bello aver visto tutto questo interesse per il mio romanzo….così tante copie vendute, le ristampe, così tante dediche. Passerei il mio tempo libero a parlare con tutti quelli che comprano L’incredibile cena dei fisici quantistici, vorrei sapere tutto di loro, cosa ne pensano, quali parti gli sono piaciute di più, il fisico preferito. Abbiamo davanti ancora tanti momenti per parlarne e discuterne, qui nei social o ovunque nella vita reale. Peccato fare sempre tutto così di fretta. Ma è tutto così bello.
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