Quando ero a New York sono andata al ponte di Brooklyn e lì ho incontrato Noodles (ve lo ricordate?), così l’ho intervistato per Repubblica…
Dunque, non c’entra niente la fisica stavolta. Ma mi è successa questa cosa quando ero a New York: vado al ponte di Brooklyn e mi metto a guardare esattamente il punto dove Sergio Leone ha deciso di fare la locandina del film #onceuponatimeinamerica “C’era una volta in America” (vi ricordate le foto che ho postato su Instagram, no?) e lì incontro…Noodles. Gli faccio un’intervista, lo dico a Repubblica e me la prendono, ed è uscita oggi su Robinson.
di Gabriella Greison
New York, Brooklyn, Dumbo. Per una volta la fisica non c’entra niente. Arrivo su Washington Street all’incrocio con Water St e mi metto a guardare il ponte di Manhattan esattamente nel punto della locandina di “C’era una volta in America”. Tutti qui, turisti da ogni parte del mondo, abbiamo nel cuore quel film, non ce lo togliamo dalla testa, eppure sono passati 35 anni: pare essere uno dei posti più fotografati a New York di questi tempi. Tutti a fare foto, selfie, video, tutti, tranne una persona. Un tizio sui cinquanta, serio, che se ne sta sul marciapiede a guardare la scena e mangiare pop corn. Mi avvicino e gli parlo.
Incredibile questo posto…
“Sì, pazzesco. E’ da cinque anni che non tornavo qui, e ogni volta che lo faccio mi emoziono. Prendo i pop corn, come se fossi al cinema, e rivivo ogni istante di quei giorni sul set…erano gli anni ’80, e avevo sedici anni”.
Noodles?
“Sì, sono io”.
(Lo guardo bene: malgrado i capelli bianchi, corti, la barba incolta, rivedo quel sorriso e quella bocca, inconfondibili visti i lunghi primi piani che gli fece Sergio Leone, anche gli occhi sono gli stessi di quel ragazzino che ha interpretato Robert de Niro da giovane, David ‘Noodles’, che in realtà si chiama Scott Schutzman e di anni ne ha 51)
A cosa pensi?
“Penso soprattutto a Sergio. Ho continuato a fare l’attore, e i suoi insegnamenti sono stati molto preziosi. Sergio parlava tantissimo, urlava sempre, era meticoloso nel ripetere le scene allo sfinimento. Lui voleva che questa fosse la locandina del film perché diceva che gli italiani non vedono ponti così grandi in Italia. I ponti e il fumo che esce dai tombini nelle strade, per lui, erano l’America. Con le macchine faceva sparare tantissimo fumo, tossivo continuamente, l’odore di quel fumo lo ricorderò per tutta la vita…”.
Quali sono stati gli insegnamenti di Sergio Leone?
“Il primo è che non devi sentirti superiore agli altri, fai parte sempre di una comunità di persone, non devi sentirti meglio o più bravo degli altri, mai, l’umiltà è la cosa che ti deve accompagnare nella vita. Il secondo è che quando fai l’attore devi pensare come pensa il personaggio prima di muoverti o parlare, e per me ai tempi era difficile farlo, perché Noodles si muoveva rapido, svelto, faceva tutto d’istinto. Io ero più portato per fare la parte di Max, mi piaceva di più il suo personaggio. Sergio alle audizioni mi faceva provare entrambi i ruoli, perché non si sapeva quale personaggio avrebbe scelto Robert de Niro. Io ero de Niro da giovane, ma lui non si decideva a scegliere Noodles o Max, e così per settimane ero entrambi. L’ultimo insegnamento di Sergio è stato: nel fare le cose devi metterci sempre il cuore e l’anima, altrimenti sei un imbroglione. E quando metti cuore e anima poi una parte della tua energia si diffonde agli altri, e rivivi in loro”.
Aneddoti?
“La scelta dei nei da mettermi sulla guancia era un rituale molto importante: ogni mattina tiravano fuori una cassa con dentro centinaia di nei, e me li provavano fino a quando Sergio sceglieva quello giusto. Un’ora solo per mettermi il neo. E poi veniva il momento del cappello, un’ora per mettermi il cappello. La scena ripetuta più volte è stata quella in cui mandavamo a fuoco l’edicola: dopo quella scena io andai da lui e gli chiesi ‘ho la parte?’, e ricordo che lui non disse una parola, ma fece solo sì con la testa. E’ stato il momento più emozionante della mia vita”. Ancora oggi ricordo la sua voce quando mi urlava ‘guarda Deborah, devi guardarla negli occhi, guardala!’. Gridava sempre, Sergio…”.
E Robert de Niro?
“Quando lo incrociavo sul set lo guardavo incantato, rubavo ogni suo movimento con gli occhi. Però poi quando lui si girava verso di me, facevo finta di niente, fischiettando andavo via. Ero spocchioso ai tempi. Anche con Sergio facevo così, dovevo fargli vedere che ero un duro, io. Cercavo di tenergli testa quando voleva discutere…ma vinceva sempre lui”
Cosa hai fatto in tutto questo tempo?
“Sono andato a letto presto… a parte la risposta da copione, faccio l’attore, il regista e anche il terapista per le coppie in crisi, ho studiato Depth Psychology. Sento spesso Max (Rusty Jacobs, nel film sarà James Woods da grande, ndr) siamo rimasti amici, fa l’avvocato in North Carolina; Patrick invece (Brian Bloom, ndr) è un produttore e vive a Los Angels; degli altri non ho traccia…”
E Deborah?
“Deborah, Jennifer Connelly, è una star adesso. Vado a vederla recitare al cinema. Continua ad essere bellissima”.
Per quel che riguarda me, le date a teatro con la fisica sono tante a febbraio e marzo…il mio calendario le dice tutte: CLICCA QUI!
QUESTE LE PROSSIME:
7-8 febbraio 2019: Napoli, teatro Nuovo, “1927 – MONOLOGO QUANTISTICO” versione teatrale completa, clicca qui. e alla fine dediche e firmacopie!
11 febbraio 2019: Perugia, teatro Morlacchi, ore 21 “Due donne ai Raggi X” (nella giornata delle donne della scienza, dettagli a breve), e alla fine dediche e firmacopie!
12-13 febbraio 2019: Udine, teatro Nuovo, “1927 – MONOLOGO QUANTISTICO” versione teatrale completa (12 febbraio sera 20.45, 13 febbraio doppia mattinée 9 e 11.30), clicca qui. e alla fine dediche e firmacopie!
21-22 febbraio 2019: Asti, teatro Alfieri, “1927 – MONOLOGO QUANTISTICO” versione teatrale completa, clicca qui. e alla fine dediche e firmacopie! (il 21 alle 21, il 22 alle 10)
25 febbraio 2019: Teatro Rossetti di Trieste (sala da 1000 posti!), “EINSTEIN & ME” versione teatrale completa, clicca qui! e alla fine nel foyer dediche e firmacopie…
14 marzo 2019: Genova, teatro Politeama (sala da 1000 posti!), “EINSTEIN & ME” versione teatrale completa, clicca qui! e alla fine nel foyer dediche e firmacopie…
16 marzo 2019: Bergamo (Terno d’Isola), “Due donne ai Raggi X”, all’interno della rassegna Tierra, dettagli a breve
20 marzo 2019: Ranco, in provincia di Varese, ore 21 “Monologo Quantistico”, organizzato dal comune, dettagli a breve
22 marzo 2019: Zurigo “Einstein & me”: ore 13.30 St. Agatha Pfarreizentrum – Bahnhofplatz 3, Dietikon, Zurich
26 marzo 2019: Vienna, “Hedy Lamarr, ve la racconto io” (tratto dal monologo “Due donne ia Raggi X – Marie Curie e Hedy Lamarr, ve le raccontoo”), proprio nel suo luogo dove è nata! Hartliebs Bücher (Porzellangasse 36, 1090 Wien) ore 19:30.
29 marzo 2019: Bellinzona, teatro Sociale, “EINSTEIN & ME” versione teatrale completa, clicca qui! e alla fine nel foyer dediche e firmacopie.
CI VEDIAMO A TEATRO!
E poi avete scaricato da Audible il mio audiolibro con L’INCREDIBILE CENA DEI FISICI QUANTISTICI con la mia voce? 7 ore e mezza di viaggio con i miei fisici del XX secolo che sono i miei amici immaginari…quelli che hanno creato la fisica quantistica… CLICCA QUI! …e fare recensioni, mi raccomando!
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