Ecco la mia spiegazione al Premio Nobel in Fisica di quest’anno… W l’Italia, W Giorgio Parisi, W il machine learning!
Ciao…mi stanno chiamando tanti media per dare il mio commento e la mia spiegazione al Premio Nobel in Fisica di quest’anno. Visto che non potete inseguirmi su tutti i tg o le radio dove mi stanno chiamando, e che posto sui miei social network, vi metto anche qui quello che penso. (oggi sono stata ospite di Rai News 24, domani in mattinata di Caterpillar su Rai Radio2, e poi nel pomeriggio In Viva Voce su Rai Radio1)
Quello di quest’anno è un Premio Nobel italiano in Fisica dedicato al machine learning e a chi sa guardare le cose dall’alto, astraendosi…per questo dobbiamo festeggiare. La metà del Premio Nobel è andata a Giorgio Parisi, che io conosco, ha anche scritto la frase sul retro della copertina del mio primo lavoro di divulgazione scientifica (“L’incredibile cena dei fisici quantistici”, Salani editore, lui lo aveva letto in esclusiva per primo, perché glielo avevo chiesto io -> clicca qui), che mi ha portato bene negli anni successivi fino ad oggi, spianandomi la strada a quella che sarà la mia unica e sola vocazione della vita. (riporto foto sopra) Dicevo: metà è andato a lui (1/2 un mezzo), e metà (diviso equamente) è andato al fisico dell’Università di Princeton e quello del Max Planck (1/4 e 1/4 a testa, un quarto e un quarto, la cui somma fa un mezzo, 1/2). Quindi, quando è stata fatta la cerimonia di premiazione oggi, hanno sbagliato, dovevano chiaramente citare lui per primo. Anche perché l’argomento che studiano gli altri due è un sottogruppo (una cosa specifica) del suo. Ma vado con ordine.
Dunque, Giorgio Parisi studia l’infinitamente piccolo (cioè, il mondo dove opera la fisica quantistica), e quindi era in odore di Nobel. Non solo perché ha ricevuto tantissime citazioni dei suoi lavori nel Clarivate Citation Laureates (una sorta di luogo dove avvengono le nominations per il Nobel in fisica durante l’anno), ma anche perché l’anno scorso il Nobel è andato per i buchi neri, quindi per il mondo dell’infinitamente grande, e quindi di anno in anno si fa uno per ciascuno. Parisi studia l’infinitamente piccolo nello stato di disordine, di caos, e ha capito (con la matematica, perché è un fisico teorico) che nel caos c’è equilibrio. La motivazione del Premio Nobel si rifà al suo studio dei ‘sistemi complessi’: un sistema complesso è composto da sottosistemi che interagiscono tra di loro con diversi gradi di libertà (cioè tante incognite incontrollabili). Questa interazione crea confusione, caos, e non si può predire a grandi linee cosa succede nel sistema durante il corso del tempo: Parisi, invece, ci è riuscito, con i suoi ‘vetri di spin’, meglio detti ‘spin glass’, un argomento legato alle fluttuazioni microscopiche, meglio spiegato con l’effetto ‘ali di farfalla’: cioè fluttuazioni locali influenzano la globalità. Vi ricordate quel caso di stormo di uccelli che influenzavano l’andamento della Borsa? Oppure, vi faccio altri esempi: l’acqua che scende dal rubinetto, oppure il battito del cuore. Tutti casi di sistemi complessi che al loro interno hanno stati di disordine, che all’apparenza, cioè nel mondo macroscopico, non si vedono, eppure ci sono e sono regolati da quello che ci dice Parisi con la sua matematica. Oppure, generalizzando ancora, e andando per metafore, la pandemia. Oppure, esattamente come succede per il clima (e infatti l’altra metà del Premio Nobel è andato a due che studiano il clima e i cambiamenti climatici con modelli matematici che predicono il disastro ambientale che sta avvenendo). O come succede in economia, in biologia, in chimica, in ingegneria. Questo argomento studiato da Parisi è meglio riassunto anche dal machine learning (per chi non sa cos’è, si veda mio video -> clicca qui), e questo sì che riguarda il futuro e quello che ci aspetta. Ma Parisi fa di più. Lui, con questo Premio Nobel dato dall’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma, ha dimostrato di essere in Numero Uno nel leggere i dati. Infatti io, nel primo lockdown, quello duro, quello di due anni fa, l’unica persona di cui mi fidavo e che leggevo ogni cosa che scriveva era Giorgio Parisi. Non i virologi, ma un fisico. Nel lavoro del fisico c’è come arma quella di saper leggere i dati, i fisici lo sanno fare meglio di tutti. E tra tutti, lui è il Numero Uno nel farlo, questo ci ha detto oggi l’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma. Lui lo sa fare perché è fisico, e perché sa maneggiare la matematica (la matematica non è una roba a sé, che serve solo ai matematici, è una roba che deve essere utile a qualcosa o a qualcuno, ad esempio ai fisici) meglio di tutti.
Ora che vi ho detto tutto questo, e che ho smascherato la mia predilezione per Giorgio Parisi in tempi non sospetti, vi esprimo anche il mio rammarico per il fatto che non c’è una donna nell’assegnazione del Premio Nobel per la Fisica. Il Premio Nobel per la Fisica, in 114 anni, è stato dato solo 4 volte a una donna (Marie Curie, 1903, Maria Goeppert Meyer 1963, Donna Strickland 2018, Andrea Ghez 2020). Assurdo. Come tutte le storie assurde che racconto nei miei monologhi o libri o podcast dedicati alle donne (trovate tutto riassunto sotto). Perché il Premio Nobel per la Fisica dà una mappatura mentale alle persone che guardano e ascoltano l’importanza della premiazione, e fa capire che un uomo può vincerlo facile, mentre una donna no. Per questo alle nuove generazioni dico di fregarsene, e pensare di poterlo vincere loro. Lo stesso. A prescindere. Comunque.
Ciao ragazze/i…sfondate i soffitti, il mondo è vostro!
Qui il link per vedere parte del mio intervento su RaiNews24 -> clicca!
Ci vediamo nelle prossime date dal vivo (qui di lato nel mio sito, ci sono tutti gli appuntamenti).
Qui un nuovo articolo sul Sole24Ore che parla di me -> clicca
Ciao!
PS: il mio nuovo libro esce il 26 OTTOBRE…edito da Mondadori. SIETE PRONTI??? Non so se siete pronti…
I miei lavori sulla fisica quantistica:
- Romanzo “L’incredibile cena dei fisici quantistici” -> clicca qui per leggerlo
- Spettacolo “Monologo Quantistico” -> monologo teatrale, per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com
- Romanzo “Hotel Copenaghen” -> clicca qui per leggerlo
- Romanzo “La leggendaria storia di Heisenberg” -> clicca qui per leggerlo
- Spettacolo “La leggendaria storia di Heisenberg” -> spettacolo teatrale, per ospitarlo chiedi a Teatro Pubblico Ligure che lo produce
- Podcast “Il cantico dei quanti” -> clicca per ascoltarlo su Audible
- Saggio “Einstein forever” -> clicca qui per leggerlo (oltre che fisica quantistica, qui racconto anche la relatività)
- Monologo “Einstein forever” -> monologo teatrale, per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com (oltre che fisica quantistica, qui racconto anche la relatività)
- Programma tv “Il favoloso mondo della fisica quantistica” -> clicca per guardarlo
- Romanzo “Ucciderò il gatto di Schroedinger” -> Clicca qui per leggerlo
- Spettacolo “Ucciderò il gatto di Schroedinger” -> per ospitarlo chiedi a Imarts che lo produce
- Libro e monologo “Guida quantistica per anticonformisti” (data uscita 26/10/21) -> per legger clicca qui, per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com
…e una canzone -> cantala qui anche tu!
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Ecco tutti i miei lavori sulle donne della scienza:
- il libro “Sei donne che hanno cambiato il mondo” pubblicato da Bollati Boringhieri -> leggilo clicca
- il libro per bambini “Superdonne” pubblicato da Salani -> leggilo clicca
- il podcast “Le magnifiche della scienza” powered by Intesa Sanpaolo -> ascoltalo clicca
- il podcast “Le magnifiche della tecnologia” powered by Intesa Sanpaolo -> ascoltalo clicca
- il libro “Einstein e io” pubblicato da Salani, raccontato in prima persona da Mileva Maric Einstein -> leggilo clicca
- lo spettacolo teatrale “Einstein & me” di cui sono anche produttrice (oltre che interprete e sceneggiatrice), tratto dal libro “Einstein e io” -> per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com
- il monologo tratto da “Sei donne che hanno cambiato il mondo” -> per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com
- il monologo su Marie Curie -> per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com
- il monologo su Hedy Lamarr -> per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com
- il podcast “Cara Marie Curie” -> ascoltalo su Audible clicca
- il TEDxTalks su Lise Meitner -> guardalo clicca
- il monologo “Le donne della meccanica quantistica” -> per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com (e ascolta qui un estratto nello speech che ho fatto per il Corriere -> clicca)
INFO SUGLI SPETTACOLI CHE GIRANO IN TOUR -> CLICCA QUI!
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