Qualche riflessione sulla luce… (e questi sono i miei auguri per voi di buone feste!)
Voglio farvi i miei auguri di buone feste, e lo faccio alla mia maniera, con qualche riflessione sulla luce…
D’altra parte, la luce è quella che viene rappresentata di più in questi giorni, in tutte le forme, in tutte le circostanze, ed è quella che cerchiamo tutti noi in un periodo buio come quello che abbiamo appena passato.
Per cui…buone feste, e buona lettura…auguri!
La luce è stata la prima cosa che mi ha fatto viaggiare con la testa, che mi ha fatto sognare, e poi studiare e poi cercare di avvicinarmi alla meccanica quantistica. Per iniziare a comprendere la fisica quantistica è necessario riflettere sulla luce. Pensare alla luce nella sua interezza, non solo a quella visibile dal rosso al violetto. La luce che noi vediamo è solo una parte dello spettro elettromagnetico, e ogni sezione dello spettro elettromagnetico è caratterizzata da una frequenza. All’aumentare della frequenza si passa dal rosso al blu, al violetto, all’ultravioletto. La luce ultravioletta non si vede ma esiste, può per esempio impressionare una lastra fotografica. Prima del rosso c’è l’infrarosso: non si vede neanche questo, ma se ne sente il calore. Tutto è luce, solo che i numeri che caratterizzano ciascuno di questi settori dello spettro sono diversi. Se aumentiamo tantissimo la frequenza, arriviamo ai raggi X, poi ai raggi gamma, e così via.
L’acqua riflette la luce, lo sappiamo anche dalle immagini dipinte nei quadri più belli, che ci mostrano magnifici panorami riflessi sull’acqua. Anche il vetro riflette la luce: se di giorno guardiamo fuori dalla finestra, vediamo sia l’esterno, sia una parte della luce che magari proviene dalla lampada che abbiamo acceso. Ecco, l’esempio del vetro è molto interessante: tutti pensano che sia la superficie a riflettere la luce, invece gli esperimenti e gli studi hanno dimostrato che non è così. Ma va bene lo stesso se diciamo che è la superficie che riflette, non facciamo un errore grosso nel dirlo: tanto poi anche quello che accade dentro il vetro è lo stesso di quello che accade sulla superficie. Quindi possiamo supporre che sia la superficie a riflettere. E di queste approssimazioni (senza fare errori) vanno sempre ghiotti i fisici. Per modellizzare, per generalizzare sempre di più, per capire la realtà che ci circonda.
Ecco, a quelli che mi chiedono cosa sa fare il fisico, rispondo sempre così io infatti. A quelli che mi chiedono perché mi sono laureata in fisica e ho intrapreso la strada (una strada tutta mia) della divulgazione scientifica, rispondo sempre con queste riflessioni, pensieri su cui io passo ore.
Dopo Newton è nata la teoria ondulatoria che ha cercato di spiegare la luce, che ha resistito tanti anni senza essere smentita: la teoria ondulatoria afferma che le onde si possono sommare o cancellare tra loro, e i calcoli basati su questo modello riproducono i dati delle osservazioni di Newton. Poi divenne possibile costruire strumenti molto sensibili, tanto da rilevare anche un singolo fotone, e secondo la teoria ondulatoria con una luce fioca il ticchettio del fotomoltiplicatore si sarebbe dovuto indebolire, mentre nella realtà resta uguale, soltanto che si dirada. Poi per anni si è pensato che, a seconda dell’esperimento che si sta analizzando, si può dire che la luce è fatta di onde o particelle. Per questo si parlò di “dualismo onda-particella”, come se fosse una sorta di confusione. Ora la confusione è stata dissipata. Ora c’è la teoria corpuscolare. Lo diceva Richard Feynman. Oggi non c’è ancora un modello intuitivo che spieghi la riflessione parziale della luce da due superfici; tutto quello che possiamo fare è soltanto calcolare la probabilità che un dato fotomoltiplicatore venga colpito da un fotone riflesso da una lamina di vetro. Tutto quello che possiamo fare oggi è soltanto calcolare la probabilità… non è incredibile? Più studiamo, più entriamo nel dettaglio, meno sappiamo. La luce è il più bell’esempio del significato del sapere, e dell’esistenza umana.
Siamo piccolissimi, e non sappiamo quasi niente di quello che ci circonda. Eppure l’unica cosa che possiamo fare è studiare e fare nuove riflessioni. Tutto questo io lo trovo bellissimo. Tanti auguri…e diffondete il bene, se lo facciamo in tanti, il mondo migliora.
Ciao…stay safe and love physics.
(ps: altre riflessioni su luce e materia, nel mio ultimo libro -> clicca)
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- Romanzo “Ucciderò il gatto di Schroedinger” -> Clicca qui per leggerlo
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- il libro “Einstein e io” pubblicato da Salani, raccontato in prima persona da Mileva Maric Einstein -> leggilo clicca
- lo spettacolo teatrale “Einstein & me” di cui sono anche produttrice (oltre che interprete e sceneggiatrice), tratto dal libro “Einstein e io” -> per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com
- il monologo su Marie Curie -> per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com
- il monologo su Hedy Lamarr -> per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com
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- il TEDxTalks su Lise Meitner -> guardalo clicca
- il programma tv “La teoria di tutte” -> info qui
- il monologo “Le donne della meccanica quantistica” -> per ospitarlo chiedi preventivo a info@greisonanatomy.com (e ascolta qui un estratto nello speech che ho fatto per il Corriere, in cui parlo di una queste -> clicca)
..il buio, quello assoluto , cos’è?se non vi fosse la luce, lo spazio esisterebbe lo stesso? forse si ..e come diceva una canzone di don backi nel buio più profondo una candela brillerà…auguri..
😉