Vi racconto il progetto “Quantum women (le scienziate della meccanica quantistica)” che porto come seminario quando mi invitano le università…
Ora vi racconto il progetto “Quantum women (le scienziate della meccanica quantistica)” che porto come seminario quando mi invitano le università a parlare agli studenti.
Dunque, si tratta di un seminario (appunto), in cui approfondisco un tema che è stato a lungo un tabù per il mondo scientifico: il contributo delle scienziate alla teoria più bella del mondo, la meccanica quantistica.
Entro nel dettaglio di quello che racconto in questa conferenza per i ragazzi. Tabù è questo argomento perché le scienziate che hanno contribuito ai Premio Nobel (che sono andati agli uomini) sono state nascoste e nemmeno mai nominate (non solo da chi ha ricevuto il Premio, ma anche dai libri di scuola). L’effetto Matilda è la causa di tutto questo. E’ necessario oggi più che mai parlarne, perché le nuove generazioni possano trovare un nuovo sentiero, libero da intralci e retaggi del passato, dove esprimersi liberamente. Da Chieng Shiung Wu a Hertha Sponer racconto le mie quantum women, e sarà un bellissimo viaggio.
Questi profili che traccio sono di scienziate che sono state proposte per l’attribuzione del Nobel da parte dei creatori della meccanica quantistica (quelli che abitualmente racconto nei miei spettacoli) e mai lo hanno vinto. Anzi, mai sono state prese in considerazione dal resto della comunità scientifica (la maggioranza) e su di loro è stato messo un silenziatore su tutto quello che hanno creato e contribuito a creare. Per questo non esistono i loro nomi e le loro facce nelle foto più importanti della storia della meccanica quantistica, nei ritrovi, nei libri.
Le mie ricerche continuano…
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