Il mio monologo EINSTEIN FOREVER (vi racconto come è nato e cosa dice)…è stata bella la serata a Rimini!

Ciao…sono stata al Parco degli Artisti per il mio monologo EINSTEIN FOREVER, è stata una serata veramente bella. Ora vi dico tutto…

(il racconto continua sotto le foto!)

 

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112 Mercer Street, Princeton, New Jersey 08544 Stati Uniti d’America. Ci sono stata per fare le ricerche, è un posto pazzesco. È l’indirizzo dove risiedeva Albert Einstein, in America, dal 1933 in avanti. Il mio monologo EINSTEIN FOREVER racconta tutto questo (è tratto dal mio libro omonimo). Parto dalle lettere che riceveva nell’ultima parte della sua vita (fino al 1955 anno del sua morte), per ricostruirla. Sono le lettere originali, per la maggior parte di bambini, a cui lui stesso rispondeva.

E poi ci sono le musiche, quelle che lui suonava con il suo violino. Vi faccio sentire anche quelle…

 

(ecco una foto del suo studio, con i suoi musicisti preferiti)

 

1933, gennaio, Priceton, New Jersey. Albert Einstein si trovava in America in quell’anno che è salito al potere Adolf Hitler e venne promulgata la legge secondo cui tutti i professori e gli studenti di origine ebraica dovevano lasciare le scuole. Einstein era ebreo, decise di non tornare più in Europa. Mai più. Fino alla morte (1955) abiterà al 112 di Mercer Street, Princeton, New Jersey. Sono andata io a prendere la sua corrispondenza, e tutte le lettere che gli arrivavano. Ho creato un libro e un monologo, EINSTEIN FOREVER. Doveva debuttare proprio in concomitanza con l’inizio della pandemia, tante date le ho cancellate. Nel frattempo, in questi due anni, di libri ne ho scritti e pubblicati altri due, e messo in scena un altro spettacolo teatrale (UCCIDERÓ IL GATTO DI SCHRÖDINGER). Ora riprendo a farli girare tutti. Come un juke box di storie.

 

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1933, gennaio, Priceton, New Jersey. Albert Einstein si trovava in America in quell’anno che è salito al potere Adolf Hitler e venne promulgata la legge secondo cui tutti i professori e gli studenti di origine ebraica dovevano lasciare le scuole. Einstein era ebreo, decise di non tornare più in Europa. Mai più. Fino alla morte (1955) abiterà al 112 di Mercer Street, Princeton, New Jersey. Sono andata io a prendere la sua corrispondenza, e tutte le lettere che gli arrivavano. Ho creato un libro e un monologo, EINSTEIN FOREVER. Doveva debuttare proprio in concomitanza con l’inizio della pandemia, tante date le ho cancellate. Nel frattempo, in questi due anni, di libri ne ho scritti e pubblicati altri due, e messo in scena un altro spettacolo teatrale (UCCIDERÓ IL GATTO DI SCHRÖDINGER). Ora riprendo a farli girare tutti. Come un juke box di storie.

Non vedo l’ora lo vediate!

E’ in tour…

 

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E Rimini, è poi successo di tutto durante la serata…tuoni, fulmini, lampi, vento…abbiamo dovuto interrompere, e siamo andati in un luogo più protetto.

Le foto che mi han fatto erano veramente suggestive…dietro al palco, l’inferno.

Ciao…ci vediamo nelle prossime date live. Tenete d’occhio il calendario!

Stay rock & love physics!

 

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Non state dove o con chi non vi fa fiorire.

gabriella

 

 

 

 

 

 

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