Il Premio Nobel per la Fisica 2022 è stato assegnato finalmente…alla fisica quantistica! Ecco il mio commento a caldo!
Ciao! Eccomi, come ogni anno, a commentare con voi a caldo l’attribuzione del Premio Nobel per la Fisica. Quello di quest’anno, 2022, è stato assegnato a Alain Aspect (francese), John F. Clauser (americano) e Anton Zeilinger (austriaco). La motivazione ufficiale è “per gli esperimenti con i fotoni entangled, stabilendo la violazione delle disuguaglianze di Bell e aprendo la strada alla scienza dell’informazione quantistica”, questo non significa altro che è stato dato il Premio Nobel per la Fisica 2022 all’entanglement quantistico, o meglio agli esperimenti che verificano la veridicità dell’entanglement. Chi mi segue abitualmente sa di chi sto parlando, perché, in particolare il terzo, sono fisici che cito spesso. Zeilinger è uno dei miei fisici di riferimento oggi, quando scrivo i miei libri, i suoi esperimenti raccontano appieno oggi la complessità del mondo quantistico e fargli fare un passettino successivo verso la comprensione, oltre ad essere un abile divulgatore. E sa di cosa sto parlando, visto che l’entanglement è il cuore di tutti i miei più recenti lavori (monologhi a teatro e libri).
Faccio un passo indietro, e torno ai creatori della meccanica quantistica (vi ricordate il mio “Monologo Quantistico” e la foto del 1927? O chi ha letto “L’incredibile cena dei fisici quantistici”, clicca qui, lo sa bene), bene, tra di loro, tra i creatori, ci sono Albert Einstein e Erwin Schrödinger.
Il termine ‘entanglement’ è stato coniato per la prima volta da Erwin Schrödinger, in uno scambio di lettere con Einstein. Einstein parlava di una strana azione a distanza (tra le particelle quantistiche), e Schrödinger gli era corso in soccorso ideando il termine ‘entanglement’, e l’esperimento mentale del gatto di Schrödinger. Schrödinger è anche l’ideatore dell’equazione più importante di tutta la meccanica quantistica, quella nata nel 1926, che ha soppiantato definitivamente quella di Newton per sostanza e modernità. In particolare, il mio libro “Ucciderò il gatto di Schrödinger” (Mondadori, clicca qui) parla proprio di tutto questo. Ma i due erano fisici teorici (Schrödinger e Einstein), che non facevano certo esperimenti pratici, chi ci ha pensato a farli è stato Alain Aspect, nel 1982, così come Clauser nel 1972, e oggi Zeilinger. I tre hanno dimostrato che ‘dio gioca a dadi’, come direbbe Einstein, e la teoria ortodossa della fisica quantistica (quella nata a Copenaghen da Niels Bohr). Esiste quindi un comportante non determinato delle particelle quantistiche.
Per entanglement si intende particelle intrecciate (o correlate), particelle che interagiscono tra di loro e poi una volta allontanate continuano a scambiarsi informazioni a vicenda.
Questi esperimenti si basavano sulle disuguaglianze di Bell, e vengono progettati per verificare se il mondo reale (ricordiamoci che il mondo della fisica quantistica è il mondo dell’infinitamente piccolo, non reale, le sue regole non sono quelle del mondo del reale) obbedisce alle relazioni di disuguaglianza previste da Bell (che è un altro fisico, e aveva esposto la sua teoria negli anni ’60), che diceva che nell’equazione di Schrödinger della funzione d’onda ci sono delle variabili nascoste.
Con i loro esperimenti, i tre premiati quest’anno hanno dimostrato dimostrato la violazione di questo principio, e dalle applicazioni pratiche le opportunità che possono derivare dallo studio e dal controllo delle particelle che si trovano in uno stato di entanglement (e quindi di influenza a distanza di una sull’altra), lo hanno dimostrato con i loro esperimenti. E hanno aperto la strada alla scienza moderna. Quella che io chiamo ‘la seconda rivoluzione quantistica’, che oggi sta portando a un nuovo sconvolgimento nella nostra vita di tutti i giorni perché nascono nuove tecnologie, dai supercomputer quantistici al machine learning, al teletrasporto quantistico.
Guardatevi il mio ultimo TED -> clicca qui!
Dai, volendo scherzare, possiamo tranquillamente dire che il Premio Nobel per la Fisica 2022 è stato attribuito al mio libro “Ucciderò il gatto di Schrödinger”…e questo volo non fa che elettrizzarmi, e darmi forza. Continuo così, non mi fermo. Continuo a studiare. E… festeggio con voi, cin cin!
Sul mio canale youtube trovate il video in inglese in cui commento il Nobel in un minuto per un programma in lingua inglese in America -> clicca!
Ps: volevo dirvi anche questo: in totale alle donne sono stati dati solo 4 Premi Nobel in fisica storicamente, da quando sono nati, quindi per un totale di 220 attribuzioni. 4 su 220. Molto, molto pochi, pochissimi, poco più dell’1%, niente. All’Accademia Reale delle scienza di Stoccolma si dimenticano continuamente di loro? Purtroppo questo è il classico esempio di modo di fare malsano che si perpetua nel tempo.
Ciao…stay rock & love quantum physics!
Ps: ci vediamo questo weekend a Pisa! Parlerò proprio di queste cose nell’intervento di sabato (solo 10 minuti) e in quello di domenica (per 1h)…all’Internet Festival! Il primo evento si può seguire in remoto sul sito dell’Agenzia Ansa, quello di domenica è solo in presenza, alle 10 del mattino, spazio OpenPi. E alla fine faccio firmacopie e dediche sui miei libri!
(vai nella sezione eventi o clicca qui per sapere i dettagli)
E poi dal 18 al 23 Ottobre a Milano, teatro Menotti, porto in scena “Einstein & me”, biglietti qui, clicca.
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