Su crisi energetica e cambiamenti climatici…i miei commenti alla Cop27, e ho partecipato con un breve monologo su questi temi ad un evento
Innanzitutto dico che i giovani che protestano per il clima fanno benissimo, hanno ottime ragioni. I dati sono allarmanti, le dichiarazioni del segretario generale dell’ONU sono chiare: Guterres parla di ‘azione collettiva o suicidio collettivo’. Giusto chiedere ai governi di fare di più, e di farlo ora. La Cop27 deve essere il luogo in cui ricostruire la fiducia e ristabilire l’ambizione necessaria per evitare di guidare il nostro pianeta oltre il burrone. Non ci sono progressi, anzi, le emissioni di CO2 sono aumentate. Le prime stime dell’Agenzia Internazionale per l’Energia dicono che quest’anno saranno superiori a quelle del 2021, che era già stato l’anno con il dato più alto nella storia dell’umanità. E dalle stime dell’Agenzia Internazionale per l’Energia mancano le emissioni causate dalla guerra in Ucraina perché si tratta di dati militari, quindi non disponibili. L’America si deve muovere in maniera incisiva, non possiamo attendere che New York venga devastata da un uragano per cambiare i nostri modelli di vita. Dobbiamo sforzarci di farlo ora. Catastrofi peggiori avverranno quando la situazione sarà ormai irreversibile.
Ci riaggiorniamo alla fine della Cop 27 per i commenti su quello che diranno, anche se mi aspetto solo piccoli passi avanti burocratici e niente di più. Nella speranza sempre che gli impegni che prenderanno vengano rispettati.
Nel frattempo, per andare a ritroso e trovare sul mio sito tutto quello che sto creando intorno all’argomento crisi energetica e riscaldamento globale -> clicca.
Qui invece per una bella pagina di intervista che mi hanno fatto su una rivista e quando ero ospite su Rai Tre su questi temi -> clicca.
Ecco alcuni scatti del mio monologo di lunedì…
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