Intervista nell’inserto speciale della Stampa e Repubblica sul mio spettacolo ‘La fisica dei cambiamenti climatici’, sul nucleare, sui miei lavori, sui miei ispiratori…
Intervistona di una pagina in copertina dell’inserto speciale della Stampa e Repubblica…sul mio spettacolo ‘La fisica dei cambiamenti climatici’, sul nucleare, sui miei lavori, sui miei ispiratori…perché porto lo spettacolo al Festival Green & Blu, il 4 giugno alle 18, all’IBM Studios!
L’intervista parte dal racconto che faccio in questo speech, dove racconto il mio fiume preferito, il Trebbia, che scorre di fianco a casa mia a Genova e attraverso tre regioni. Dal Trebbia, come metafora dei cambiamenti climatici, arrivo a parlare di Einstein, di Hemingway, e di Svante Arrenhius, il premio Nobel che per primo ha modellizzato i cambiamenti climatici.
Poi racconto dei miei inizi, dei miei ispiratori quando sono sul palco, e parlo del nucleare e la mia battaglia per rendere questo argomento comprensibile e familiare a tutti. Io, come fisica nucleare, non posso che appoggiarlo dopotutto.
Per poi dirvi qualcosa di più sullo spettacolo, sul palco con me c’è Michele Cusato, un grande chitarrista.
Appuntamento il 4 giugno, ore 18, agli IBM Studios, iscrizioni qui -> clicca!
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Leggetevi l’intervistona qui sotto sulla pagina che apre l’inserto della STAMPA!!!
Oppure leggila qui dal sito di REPUBBLICA -> clicca!
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Per il resto…ho fatto un po’ di cose interessanti…
…uno spettacolo al Teatro Miela di Trieste, ho portato OGNI COSA È COLLEGATA e mi sono divertita tantissimo.
ll problema dell’osservazione nella fisica quantistica è uno dei problema aperti. L’universo esiste perchè ci sono degli osservatori. Ma se non mi osserva nessuno, io esisto?
Il crollo della funzione d’onda, il gatto di Schrödinger, e tutto quello che ruota intorno a questo concetto, lo metto in pratica ogni volta che mi esibisco davanti a voi con i miei monologhi.
Grazie. Ho il pubblico più bello del mondo.
Se non avete ancora letto il libro Mondadori lo trovate ovunque nelle librerie o più velocemente qui “Ogni cosa è collegata. Pauli, Jung, la fisica quantistica, la sincronicità, l’amore e tutto il resto” clicca!
È la fisica, baby!
Poi a Bergamo, ho raccontato in uno speech di quaranta minuti la BELLEZZA e il significato che io attribuisco a questa parola.
La bellezza delle attese, la bellezza del calore, la bellezza della corsa per raggiungere qualcuno o qualcosa, la bellezza dei momenti in bilico. Ho sempre trovato nei posti dove stare in bilico il mio centro. E ogni volta che li ho raggiunti li ho sempre trovati bellissimi. Case di persone, gesti, istanti, la fisica quantistica. La fisica quantistica è uno di questi. Non sai mai veramente se hai afferrato il significato di un concetto, non sai mai se l’hai capita veramente. L’entanglement quantistico su tutti. Ecco, è proprio l’entanglement che ti fa capire la cosa più bella che lo studio della fisica quantistica regala in cambio: il meraviglioso dubbio che ti crea.
Ce ne sarebbero voluti almeno 40 mila, di minuti.
Per il resto…ho altre novità!
Nella fisica quantistica così come nella musica rock, è necessario oltrepassare un muro per capirci qualcosa. Bisogna pensare fuori dagli schemi classici. Entrambi toccano altre parti del cervello, che portano a processi di pensiero fuori norma.
Per quel che riguarda la foto…ormai è chiaro…lui canta, io suono.
Ci vediamo alle prossime date live di JUKEBOX DELLA FISICA – RISPOSTE SCIENTIFICHE ALLE DOMANDE DELLE CANZONI …io e @alessiotagliento stiamo lavorando ad un nuovo progetto, ci allarghiamo sempre di più con questo format ormai rodato.
E nel web e sui miei social presto nuove puntate (d’altra parte è nato su tiktok, mica possiamo abbandonarlo)!
Tutte le puntate le trovate in home page qui del mio sito www.GreisonAnatomy.com …c’è una sezione dedicata a lui!
È la fisica, baby!
Intanto…il calendario si sta avviando verso la fase estiva…
…maggio in tour con i miei monologhi continua con Acquasparta (TR), Narni (TR), Brescia, Trieste, Bergamo, Cermenate (Co), Milano, Milano, Cernusco sul Naviglio (MI).
Mi aspettano un po’ di belle date. Riprendo a raccontarvi la storia “Ogni cosa è collegata”, e quindi l’unificazione dei pensieri di Jung con quelli di Pauli, mondo dell’inconscio e fisica quantistica (l’intero monologo lo porto in scena a Trieste al Teatro Miela, venite!).
Poi torno ad indossare i panni di Leona Woods naturalmente, la fisica più giovane ad aver lavorato a Los Alamos, con “La donna della bomba atomica” vi racconto il Progetto Manhattan, Oppenheimer, Enrico Fermi, tutto materiale inedito (venite alla data a Brescia, all’auditorium Laas, mi raccomando!).
E chiudo maggio con “Sei donne che hanno cambiato il mondo”, le mie eroine della scienza ve le racconto in una piece teatrale di grande impatto (venite a Cernusco sul Naviglio!).
E alla fine di ogni spettacolo o speech o live mi fermo con voi per fare i firmacopie e le dediche sui miei libri, da cui ho tratto le miei storie.
A maggio faró anche due nuovi speech, uno a Bergamo, a Kilometro Rosso, e sarà sulla bellezza. E un altro a Milano, all’Italian Tech, e sarà su Arthur Compton. Vi racconto due nuove storie che sto scrivendo in questi giorni! Dureranno il tempo di uno speech, quindi una fiammata, ma saranno comunque dirompenti come tutte le cose che faccio nascere con passione.
Maggio sarà un mese pieno di date, quest’anno lo chiuderó con 120/150 date in totale!
Poi a giugno torno a farvi il racconto di “La fisica dei cambiamenti climatici”, e continuo con gli altri (“Monologo Quantistico”, “Sei donne che hanno cambiato il mondo”, “Ogni cosa è collegata”, “La donna della bomba atomica”). Questi i più richiesti in questo periodo. Ma poi riprendo più avanti anche Mileva Maric con “Einstein e io”, e naturalmente “Jukebox della fisica, risposte scientifiche alle domande delle canzoni”.
Tutti diversi, tutti immersivi, tutti potenti.
Sono Leona Woods, una delle poche donne del XX secolo pagata per realizzare il suo sogno, una delle pochissime fisiche nucleari ad aver preso parte al Progetto Manhattan, sicuramente la più giovane.
Ci sono stati momenti in cui mi sminuivo, altri in cui non rammentavo i dettagli di alcuni episodi, e il terrore di essere giudicata dai colleghi maschi mi gelava le parole in gola. Altre volte ho avuto paura di raccontare le cose esattamente per come sono andate. Oggi tutti quei freni non li vivo più, non mi servono e nemmeno me li ricordo molto bene. E quando mi chiedono cosa ho fatto nella vita, io rispondo soltanto che ho fatto quello che faceva Enrico Fermi, ma con diciannove anni di meno, e incinta.
Durante la costruzione del reattore nucleare a Hanford, ero l’unica donna. Durante l’esplosione del Trinity Test, ero l’unica donna. Alla riunione conclusiva a Los Alamos, ero l’unica donna. Se avessi ricevuto un dollaro per tutte le volte che ho avuto ragione, ora sarei ricca. Se avessi ricevuto un dollaro per tutte le volte che mi hanno dato ragione, ora avrei un dollaro. E sarebbe il mio.
Lo avete letto il libro?
“La donna della bomba atomica”, Mondadori -> clicca!
“Io penso che la realtà sia solo un’idea che noi vogliamo dare alle cose che guardiamo. L’equazione di Schrödinger dice che non c’è nulla di definitivo nelle cose che non vediamo. Il mondo è tutto ciò che accade e anche tutto ciò che può accadere.”
Per saperne di più leggi “Ogni cosa è collegata” Mondadori clicca!
Qui ero ospite da Floris a DiMartedì con un monologo!
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Per i miei monologhi e spettacoli teatrali in tour -> segui questo link -> clicca!(qui in questa foto
sono di fianco all'entanglement quantistico
all'IBM di Zurigo)
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