Le due anteprime di “1927 MONOLOGO QUANTISTICO” hanno portato a teatro più di 700 persone…una straordinaria conquista!

Le due anteprime di “1927 MONOLOGO QUANTISTICO” sono andate benissimo, più di 700 persone sono venute nei due teatri a vedermi, e insieme agli occhi incantati di chi avevo difronte lo spettacolo è stato un grande successo. Grazie all’attenzione, e alla partecipazione degli spettatori, la mia attenzione non è mai scesa, e così il ritmo, incalzante, rapido, il racconto è venuto alla grande, merito anche del regista Emilio Russo che mi ha preparato magnificamente, e alla macchina che avevo intorno. Una straordinaria conquista per me, e un vero piacere lavorare con loro su questo progetto. La produzione dello spettacolo è del Teatro Menotti di Milano, e hanno pensato a tutto, fino nei dettagli. Il resto della magia che si è creata in queste due sale, in queste due sere, è dovuta al contenuto, a quello che racconto. Le vite di questi straordinari fisici sono veramente affascinanti e nessuno può sfuggire al loro fascino. Einstein, Marie Curie, Schrodinger, Pauli, Dirac, Heisenberg, Planck, Lorentz…tutti personaggi incredibili. E’ il loro lato umano che racconto, è quello che cattura, e poi c’è la travolgente storia di come è nata la fisica quantistica, nessuno che sia incappato in queste vicende può uscirne non ammaliato.

Dunque, adesso è il momento del debutto nazionale, a Milano, al Teatro Menotti. E’ il momento di fare sul serio. Sarò in scena dal 4 al 10 novembre, tutti i giorni, clicca qui per trovare il biglietto. Insieme partire per questo viaggio bellissimo, tra le menti, i nomi, le storie, di chi ha fatto nascere la fisica quantistica. Vi aspetto a teatro!

Le info per il tour sono da chiedere al Teatro Menotti, tramite il loro sito, clicca qui.

Mentre CLICCA QUI, per le foto di scena.

 

 

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Comments (2)

  • Cara Gabriella Greison,
    mi chiamo Carlotta Polverini e ho 14 anni. La volevo ringraziare per aver organizzato questo fantastico settacolo; io sono andata a vederlo venerdì 28 ottobre alla Sala Umberto con mio padre, perché quello delle materie scientifiche è un interesse che abbiamo in comune. Dopo essere rimasti entrambi ammaliati dalla sua interpretazione e soprattutto dai contenuti, ho deciso che cercherò di approfondire un po’ gli argomenti trattati perchè, secondo me, meritano un’attenzione particolare e anche perchè penso che “sapere” sia sempre bello, per quanto banale possa suonare.
    Parlandone, e analizzando lo spettacolo con la mia famiglia, c’è anche un consiglio che potrebbe esserle utile: sfruttare di più la tecnologia, specialmente perchè gli spettatori eseguano collegamenti visivi e riescano ad associare, per esempio,un volto proiettato ad un determinato personaggio, e a sua volta a ciò che ha fatto.
    Detto questo, complimenti e spero di continuare a seguirla.
    Carlotta

    Carlotta Polverini
    Rispondi
    • grazie carlotta!

      gabriella
      Rispondi

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