Al Teatro Pergolesi di Jesi a Settembre porterò lo spettacolo UCCIDERO’ IL GATTO DI SCHROEDINGER…prenotate il vostro posto!

Ciao…hanno presentato la nuova stagione del Teatro Pergolesi di Jesi, e sono felicissima di aprirla io con un mio spettacolo. Si tratta di un teatro bellissimo, all’italiana, e lo farò il 9 Settembre ore 21, in pratica appena si torna dalle vacanze. Portiamo in scena UCCIDERO’ IL GATTO DI SCHROEDINGER…con l’allestimento teatrale completo, una scenografia magnifica, la regia di Marco Caronna (che sul palco sarà anche Erwin Schroedinger). Sarà un evento unico!

Non vedo l’ora!

Hanno diffuso il link per la prenotazione dei posti, eccolo -> clicca qui!

Prepariamoci per passare una stagione insieme…ho tante storie da raccontarvi!!!

Questo spettacolo è da vedere assolutamente ha una storia lunghissima dietro, ora ve la racconto. Mettetevi comodi.

 

UCCIDERO’ IL GATTO DI SCHROEDINGER non è un monologo, è uno spettacolo di prosa, quindi sono in scena nei panni di un personaggio, recito, mi metto alla prova in maniera diversa dal solito. Solitamente mi vedete in scena come narratrice (il teatro di narrazione è diventato con gli anni il mio mondo, il luogo dove esprimermi, dove raccontare la fisica quantistica, la storia della fisica e le donne della scienza, dove rendere la fisica un posto abitabile), ma nel caso di “Ucciderò il gatto di Schroedinger” tutto è diverso. Innanzitutto, il romanzo da cui ho tratto il testo teatrale è diverso. Il libro, infatti, l’ho scritto con uno stile diverso dagli altri (clicca qui per avere il romanzo edito da Mondadori)…ma sarete voi a dirmelo, i vostri commenti li aspetto sempre con piacere!

Intanto, vi posto il link per vedere il trailer dello spettacolo-> clicca qui per il trailer!

 

 

In questa foto di scena, io (anzi, Alice, la protagonista) e Marco Caronna (che sul palco interpreta Erwin Schroedinger) siamo chiusi in una scatola. Esattamente come solitamente sta il gatto di Schroedinger.

Le citazioni nello spettacolo sono tantissime. C’è una rilettura di ‘Alice nel paese delle meraviglie’, per chi la vuole fare. In chiave moderna, naturalmente. I riferimenti a Kill Bill sono tanti (la mossa che sto facendo con la mano, è la stessa che fa Uma quando è sotterrata nella tomba), la tuta, e tanto altro… La protagonista (Alice, che ha 28 anni) è in crisi esistenziale, non è una combattente (mette la tuta di Kill Bill proprio per questo), e in lei coesistono sempre due stati d’animo opposti, così come il gatto di Schroedinger ci ha insegnato a essere. Vivi e morti allo stesso tempo! Il racconto è quello di una crescita personale, e grazie alla fisica quantistica (che anche in questa storia racconto, naturalmente) di una elevazione.

Avevo scritto il romanzo durante il primissimo lockdown, 4 mesi di scrittura, e un anno intero in giro per centri di ricerca scientifica per trovare le informazioni: tra Austria e America. Sono partita da Vienna, dove è conservato l’archivio di Schroedinger, e sono stata un mese a San Francisco e Palo Alto. Ho incontrato il grande Leonard Susskind, e sono stata a casa sua, e lui mi ha dato tanto per questo romanzo (le citazioni sono le sue, anche in quarta di copertina!). E ho incontrato tanti altri scienziati fondamentali nel racconto oggi della meccanica quantistica. Come faccio sempre per ogni mio libro.

 

La produzione di questo spettacolo è Imarts di Franz Cattini, le musiche di Fabio Cinti, regia di Marco Caronna, per averlo scrivere a Elisa.Sitta@internationalmusic.it

 

 

Ci vediamo a teatro…ciao…stay rock & love physics!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

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Non state dove o con chi non vi fa fiorire.

gabriella

 

 

 

 

 

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