L’intervista su RadioPopolare di Milano… un ritorno dove tutto è iniziato (ecco una breve storia della mia vita)
Sono stata intervistata su RadioPopolare di Milano CLICCA QUI… un bell’appuntamento, se pensate che i miei inizi sono avvenuti proprio in questa strepitosa radio milanese. Appena mi ero laureata in fisica e dopo aver trascorso due anni a Parigi all’Ecole Polytechnique, ho proposto una trasmissione chiamata “42 – la scienza in cerca di domande” …e me l’hanno fatta fare! Uno spazio bellissimo, in cui mi esprimevo. Poi il mio percorso è proseguito con l’idea di prendere il tesserino da giornalista per poter fare divulgazione alla mia maniera, ma l’ambiente scientifico della divulgazione ai tempi era molto chiuso, e inoltre i fisici potevano solo parlare di fisica in una certa maniera, usando ‘le parole giuste’, e senza farsi capire da tutti (dicevano ‘ma come, ci abbiamo messo anni per capire noi, perché dobbiamo farci capire da tutti?’). C’erano i grandi divulgatori che si vedevano in tv (o sui giornali) che potevano fare quello che volevano, potevano anche sbagliare, nessuno gli diceva niente, ma i fisici no, non potevano, avevano addosso sempre la comunità scientifica più intransigente che li bacchettava per ogni parla fuori posto o ‘non giusta’ (questi Einstein li chiamava i paludati accademici). E così ho deragliato. Dopo quel primo programma ho proposto in giro tante miei idee, ma ricevevo solo porte in faccia. Ho deragliato nel senso che mi sono messa a parlare in radio di altro, facendo altri programmi di cultura generale, e scrivendo per il Manifesto (era la metà degli anni 2000), di cultura, politica, attualità, massì anche di sport. Poi il tesserino l’ho preso, e sono passati altri anni, in questo mio percorso parallelo che mi ero costruita, ma non stavo bene, anzi stavo malissimo, non mi esprimevo, non ero io, non ero fisica, ero una delle tante. Otto anni così, e sono stati gli otto anni che ho vissuto a Roma. In parallelo insegnavo fisica nei licei, ma questo non faceva notizia. Poi quando ho raggiunto il baratro di insofferenza e di angoscia (era circa la metà degli anni 10 del 2000) ho deragliato di nuovo. Mi sono ritrasferita a Milano. Ho lasciato tutto, again, e sono ripartita, ce l’ho fatta. Ho deragliato tornando alla mia idea originale, e vi racconto come ci sono riuscita. Dunque, io avevo l’idea originale di raccontare la fisica come piaceva a me, rendendola un posto abitabile, ma non me lo facevano fare, come ho detto. Mi sono messa a parlare con i colleghi fisici in Inghilterra e America (grazie all’Ecole Polytechnique, l’ambiente internazionale era alla mia portata), li andavo a trovare, loro erano già avanti, e loro avevano avuto gli stessi problemi che ho avuto io con la comunità scientifica più chiusa, fino a quando non è stato creato un nuovo filone, proprio da loro. Ma come si sa in Italia le cose arrivano con larghissimo ritardo, ci sono voluti anni prima che si vedesse un fisico che scriveva di fisica in maniera facile: Carlo Rovelli con il suo ‘Sette brevi lezioni di fisica’ (e infatti lui vive in Francia). Successo in Italia clamoroso, la comunità scientifica che solitamente bacchetta non ha potuto dire niente davanti a tale successo, e io mi sono messa subito in coda! La storia ce l’avevo, anche perché erano anni che facevo ricerche su una foto che mi ossessionava, la foto scattata nel 1927, a Bruxelles, a chiusura del V Congresso Solvay, il più grande ritrovo di cervelli della storia, da quel ritrovo è nata la fisica quantistica. E così pubblico subito in scia “L’incredibile cena dei fisici quantistici” (Salani editore, uscito cinque anni fa, eccolo qui) e fa il boom di vendite, un successo incredibile appunto (tuttora in ristampa, e sempre con tanto affetto sostenuto). Mi approprio dell’argomento fisica quantistica ulteriormente con il mio primo spettacolo teatrale “Monologo Quantistico”, che ad oggi ha raggiunto in 5 anni 500 repliche. E così sono tornata sulla strada originale, che avrei dovuto percorrere esattamente dieci anni prima, ma che non ero riuscita a percorrere. E ho coltivato sempre di più le mie amicizie internazionali, i grandi fisici americani e inglesi, e sono diventata amica del figlio di Heisenberg, del nipote di Niesl Bohr, di Schroedinger, e tanti altri. E i miei viaggi all’estero sempre più intensi, e…fino a oggi.
Capite ora perché questa foto in bianco e nero per me rappresenta la luce, la rivoluzione, la svolta, il mio personalissimo risorgimento?
Da quel romanzo in poi, ne pubblico altri sei (6!, andando singolarmente a scrivere le storie di ciascuno dei fisici presenti nello scatto del 1927, e sono solo all’inizio del viaggio eh…eccoli qui) e in parallelo creo altri spettacoli teatrali (eccoli qui), e oggi sono tornata agli inizi, e in questi mesi di lockdown mi sono dedicata alla scrittura di un nuovo romanzo, stavolta con Mondadori, in cui racconto la fisica quantistica, e come è nata, e il suo (e nostro) futuro, perché avevo l’esigenza forte di dirvi tutto quello che non vi ho detto nell’incredibile cena, partendo da un fatto, un esperimento simbolico (il gatto di Schroedinger) che segna il percorso di cambiamenti del mondo, nostro, e mio.
Uscirà a Settembre… non vedo l’ora! In parallelo creiamo anche uno spettacolo teatrale per la prossima stagione… presto vi dico tutto!
Questa è la mia breve storia. Ora la sapete anche voi.
E da dove nascono i miei contatti con l’estero, le mie tappe in giro per il mondo con i miei monologhi, gli apprezzamenti fuori dal nostro confine. Le interviste sulle riviste internazionali, americane, polacche, tedesche…ve le ricordate? E l’appellativo di ‘rockstar della fisica’ che sono felicissima di avere.
E ora sapete anche voi perché qualcuno a volte mi fa domande stupide del tipo “ma come hai fatto a scrivere di sport tu che sei fisica?”, la risposta è semplice: scrivevo di tutto, non solo di sport, senza etichette, senza investimento, io sono fisica, avevo un sogno, ho iniziato sulla strada giusta raccontando la fisica in maniera romanzata, poi ho deragliato, e ora sono tornata sulla strada del mio sogno. O domande “dallo sport alla fisica come hai fatto?”, che nervi quando mi fanno questa domanda, o quando addirittura dicono “hai iniziato scrivendo di sport”, risposta: come è possibile che una fisica inizi scrivendo di sport, dai sù, ero fisica, scrivevo di fisica, scrivevo di tutto, sono tornata a scrivere solo di fisica, semplice no? O quelli che mi chiedono “Ma come fai a scrivere tutti questi libri, a non stare mai ferma, a fare tutti questi spettacoli?”, la risposta è perché sono incazzata. Sì, sono incazzata con quelli che dicono ai ragazzi che propongono cose nuove “c’è la fila, rispetta quelli che vengono prima di te”, quelli che dicono ai ragazzi “abbiamo sempre fatto così”, quelli che non fanno niente nella vita se non ostacolare le menti brillanti e piene di inventiva. E vi assicuro, a me queste risposte le hanno date tantissime volte, e questi detrattori esistono ancora.
La storia continua…
Ora vi saluto… torno a scrivere. Meno male che mi trasmettete tutto il vostro affetto sui social, per ora gli eventi sono streaming, ma da Luglio qualche data c’è, con le sedie distanziate e tutte le precauzioni, sento di essere circondata dal vostro amore per quello che faccio e che ho creato… Grazie, lo so, finirò col dire quello che diceva David Bowie “vorrei vivere in mondo fatto solo dalle facce che vedo dal palco”. Grazie.
Ecco il link per ascoltare l’intervista -> clicca!
…è come si sta al mondo che fa la differenza.
Love, gg.
Prossime date live:
-> 23 Luglio al Festival di Vimercate, faccio “Monologo Quantistico”!
-> 30 Luglio al Festival Elinore di Gatteo Mare, faccio “Sei donne che hanno cambiato il mondo”!
(man mano che vengono confermate le metto nello spazio qui di lato “date del tour”….venite, alla fine rimango per i firmacopie e le dediche sui miei libri)
Ecco il link per chi ha perso la lezione di fisica quantistica e la successiva intervista a cura di Riccardo Luna in cui mi ha fatto dire di tutto, anche quello che uscirà a nella prossima stagione e che sto creando in questi giorni ☄️ clicca qui! 🤞
“Einstein e io” è il mio romanzo pubblicato con Salani in cui scrivo in prima persona come se fossi Mileva Maric (come nell’omonimo monologo), da ieri tradotto anche in serbo, la lingua di Mileva! Mentre “Sei donne che hanno cambiato il mondo” è il mio libro pubblicato con Bollati Boringhieri in cui racconto le mie 6 eroine della scienza (Mileva, Marie Curie, Hedy Lamarr, Rosalind Franklin, Emmy Noether, Lise Meitner). E poi “Einstein forever” pubblicato con Bollati Boringhieri è la biografia di Albert (a prescindere da Mileva). E così ho chiuso il cerchio su di lui, su di lei, e sulla relatività. C’è una logica maniacale tutta mia in ogni libro che pubblico, lo so!
🌺
E poi c’è la trilogia:
“L’incredibile cena dei fisici quantistici”
“La leggendaria storia di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall”
E infine il libro per bambini “Superdonne“!
La novità arriverà a Settembre…ciao!
🇮🇹
Ecco tutte le cose che ho diffuso durante i tre mesi di lockdown:
L’evento in cui racconto l’art.9 della Costituzione -> clicca qui!
L’evento in streaming Maestri d’Italia -> clicca qui!
L’intervista bellissima su Radio24 -> clicca qui!
L’intervista per Rai Storia -> clicca qui!
La mia iniziativa #ChiediAllaFisica -> clicca
L’intervista a Radio Babboleo -> clicca x audio
Il video a Radio Babboleo -> clicca x video
Il racconto della reclusione dei fisici nella villa di Farm Hall (per trovare assonanze con la nostra) -> clicca
L’intervista per Trenitalia -> clicca
Il video per ExpoDubai -> clicca
Il video per RaiNews24 -> clicca
Il video per Italia Chiamò -> clicca
Il video per Teatro Pubblico Ligure -> clicca
L’intervista sulla rivista Le Frecce -> clicca
E poi ci sono le mie due creazioni più recenti (il secondo è uscito in pieno lockdown…va sostenuto, scaricatelo e fate commenti su Audible):
Il mio nuovo libro (scritto da me) e audiolibro (letto da me) “Einstein forever” -> clicca
Il mio nuovo podcast “Cara Marie Curie…” -> clicca
Ciao!
🇮🇹
…non state con chi non vi fa fiorire!
gabriella
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Semplicemente fisica!!!